Ronchis

Un itinerario tra ville storiche, chiese e antichi affreschi

Un luogo suggestivo caratterizzato da ville storiche, parchi, chiese, antichi affreschi e attraversato da una roggia, insieme alla limitrofa frazione di Fraforeano, sono una tappa fondamentale degli itinerai ciclotustici che non mancherà di stupirvi.

Villa Barbarigo de Asarta Kechler

Le origini della villa, vanno di pari passo con la storia del Feudo di Fraforeano che, in base a documenti risalenti al 1275, era stato concesso dal patriarca di Aquileia ai Conti di Varmo. Il complesso architettonico, con la casa dominicale affiancata da barchesse, originariamente destinate d uso agricolo, deve il suo aspetto attuale a trasformazioni avvenute nella seconda metà dell’800 per volere di Vittorio de Asarta, che valorizzò la gestione della tenuta agricola.

La villa racconta la storia di una grande amicizia tra un giovane scrittore americano, Ernest Hemingway, e la famiglia Kechler. Oltre alle battute di caccia, quando Hemingway si recava a trovare gli amici a Fraforeano di Ronchis, tanto che questa località si trova nel romanzo “Di là dal fiume e tra gli alberi”. dove Hemingway affermò: Mi piacerebbe essere sepolto lontano sui bordi della tenuta, ma in vista della vecchia casa elegante e dei grandi alberi alti”.

Il parco di villa Barbarigo De Asarta Kechler

A villa Barbarigo De Asarta Kechler è annesso un parco all’inglese che si estende per circa 3 ettari. Costruito nella seconda metà dell’Ottocento. E’ attribuito all’architetto padovano Giuseppe Iappelli. Il parco vanta una considerevole ricchezza di specie vegetali ed alcune piante sono classificate come “monumentali”. Al centro del parco c’è un laghetto dove è presente una collina artificiale con la grotta che fungeva da ghiacciaia.

Cappella cimiteriale de Asarta

La cappella cimiteriale de Asarta è stata iniziata nel 1901 e fu completata nel 1924 dall’architetto Massimiliano Ongaro in stile neogotico. Tutti gli elementi in ferro battuto sono di Alberto Calligaris1. All’interno un altare in marmo del latisanese Francesco Ellero. Sotto l’altare un Cristo morto di Domenico Trentacoste, l’opera, fu decantata dal poeta Gabriele D’Annunzio. Sempre all’interno vi è una lapide che ricorda le gesta del conte e prode militare, Giacomo de Asarta. Interessanti sono anche le vetrate provenienti da Parigi.

Il piacere di fermarsi

Rimani aggiornato sulle attività di Ronchis

Scopri qual’è il punto più vicino a te e inizia il viaggio

Inizia ora cliccando sulla mappa

Affreschi murali devozionali

Lungo le vie principali del paese, di notevole interesse e sintomo di una fervente religiosità popolare, sono visibili diversi dipinti e affreschi murali devozionali dedicati alla Madonna e ai santi (secc. XVIII-XX). Tra quelli conservati e quelli di cui resta notizia, se ne contano almeno una ventina, tutti realizzati con materiali poveri e poco resistenti agli agenti atmosferici

Fontane dell’architetto Bragutti

Le fontane sono state costruite, con moderne forme architettoniche, nel 1997 in sostituzione delle vecchie fontane in piazza della Libertà, in via Colautto, via Pietro Leschiutta e in via Massille. Oggi all’imboccatura di via Massille si può ancora vedere il “lavadôr”, l’antico lavatoio pubblico degli anni ’50 del Novecento e tuttora in funzione.

Roggia Barbariga

La Roggia Barbariga fu costruita nel 1625 con lo scopo di portare l’acqua al mulino di Fraforeano (1275). Prende l’acqua dal fiume Taglio (Romans di Varmo) e sfocia nel fiume Tagliamento per una lunghezza di 11 km. L’acqua che per secoli fece girare le pale del mulino, verso la fine dell’Ottocento e fino agli anni ’30 del Novecento (su intuizione di Vittorio de Asarta), fece muovere una turbina che produsse energia elettrica che servì per moderne macchine agricole, in particolare per la sperimentazione (prima in Italia) dell’aratura elettrica o funicolare.

Le colonne

Le colonne, provenienti probabilmente da Aquileia, sono state innalzate nell’anno 2000, a ricordo di un ospedale-ospizio già esistente prima del 1199 in località detta Volta – attuale Isola – fondato e gestito dai Cavalieri del Sovrano Ordine militare di S. Giovanni di Gerusalemme- di Rodi- di Malta, con lo scopo di dare assistenza e ospitalità ai pellegrini e ai viandanti. L’ospedale-ospizio come tale rimase in attività fino al 1380, quando il luogo venne trasformato in commenda mantenendo però la denominazione di Hospitale de Volta.

Tappa dopo tappa attraverso i monumenti storici
e sacri del territorio.


Stai, e scorpili tutti.

Chiesa di Santa Libera

Questa chiesa è a forma ottagonale con un campaniletto a vela e si hanno notizie a partire dalla fine del XVI secolo. Nella diocesi di Udine è l’unica chiesa dedicata a questa Santa. La struttura ha un solo altare dove vi è una pala che raffigura Santa Libera con la Madonna col Bambino e San Francesco d’Assisi. La santa è pure raffigurata in un affresco esterno di epoca Ottocentesca. All’ interno sono appesi quadri devozionali ed ex voto

Chiesa di Sant’Andrea Apostolo

La Chiesa è stata edificata nel 1753 in stile barocco settecentesco tipico di molte chiese della stessa epoca in Friuli. All’interno si possono ammirare nella navata altari in marmo e pietra. Ai lati dell’altare maggiore vi sono le statue di Sant’Andrea e San Giovanni Battista. Completano la chiesa meravigliosi dipinti e l’organo.

Chiesa dedicata ai Santi Fermo Rustico e Procolo

La chiesa in stile barocco settecentesco ed è dedicata ai santi Fermo Rustico martiri e Procolo vescovo. Fu costruita ex novo nel 1782 e nella facciata sopra la porta principale è posto lo stemma della nobile famiglia Crotta,essendo la chiesa del feudatario protempore di Fraforeano. Ha tre altari dedicati rispettivamente alla Madonna della Salute, ai santi patroni e a San Valentino. Nel soffitto della navata vi è un affresco del sec. XX e le pareti sono decaorate con affreschi e dipinti.

Itinerari del sapore

Scopri gli eventi

Scopri le novità e tutti gli eventi in programma

Le voci del territorio

Itinerari cicloturistici