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Precenicco

Un itinerario di scorci naturalistici e storici.

Precenicco è un territorio ricco di peculiarità storiche e culturali che evocano tempi lontani, dall’epoca preistorica al XIII secolo. Scorci naturalistici del fiume Stella e dell’area lagunare lasceranno un ricordo indelebile di viaggio.

Riserva naturale delle Foci dello Stella

Uno degli ambienti più caratterizzanti del comprensorio lagunare regionale è la Riserva naturale regionale Foci dello Stella, area dal notevole valore naturalistico. L’area protetta ha una superficie di 1377 ettari, che interessano la foce del fiume Stella e alcune tipiche zone lagunari caratterizzate da notevoli variazioni di salinità e temperatura con presenza di canali, velme e barene. Il cuore della riserva naturale è costituito da un’estesa rete idrica che raggiunge la laguna. Il canneto, biotopo raro e prezioso, è una costante e notevole espressione della riserva delle Foci dello Stella. Motivo di elevato pregio naturalistico della riserva sono, per specie e quantità, gli uccelli che popolano ed animano tale ambiente palustre nelle diverse stagioni: molti vi sostano durante le migrazioni, tanti vi trascorrono l’inverno ed altri ancora trovano qui l’habitat ideale per la nidificazione.

Forte di Precenicco

Il Forte di Precenicco fu progettato nel 1910 dall’Architetto Rocchi. Non fu mai coinvolto in nessun’azione della Grande Guerra, perciò si è ben mantenuto fino ai giorni nostri. In seguito fu adibito a polveriera, rimanendo tale fino agli anni 90. La struttura ad un solo piano è circondata da un fossato pieno d’acqua, un tempo comunicante con il fiume Stella, su cui è collocato un ponte, un tempo girevole

Il ‘Canevòn’

Il ‘Canevòn,’ possente edificio che misura 16,50 metri di larghezza, 76,80 di lunghezza e 9 metri di altezza, fu fatto costruire da Antonio Cassis Faraone, conte di Precenicco, tra il 1792 ed il 1794 e ha sempre svolto la funzione di granaio. L’edificio faceva parte del progetto di riqualificazione di Precenicco, i cui terreni andavano bonificati, protetti dalle esondazioni del Tagliamento.

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Bosco Planiziale

l Bosco denominato “Bando di sotto” ha una superficie di circa 10 ettari. Si tratta di ciò che resta dei boschi planiziali della Bassa Friulana, parti dell’antica “Silva lupanica” ovvero della grande foresta che, dopo l’ultima glaciazione, ricopriva l’intera pianura compresa tra i fiumi Livenza ed Isonzo, nella regione del Friuli Venezia Giulia.

Chiesa Parrocchiale di S. Martino

Anticamente la chiesa di Precenicco intitolata a S. Martino di Tours sorgeva nel borgo della Zuecca, collocato lungo le sponde dello Stella laddove, a valle dell’attuale Lungofiume, forma una curva. Nel 1625 il patriarca d’Aquileia concesse la licenza di abbattere la vecchia chiesa, di dimensioni più modeste e sottoposta a continue esondazioni del fiume.

Chiesetta della Beata Vergine della Neve – Titiano

La chiesa è stata realizzata nei secoli XIII/XIV e in seguito rimaneggiata nel XV: l’aula rettangolare fu realizzata dai Cavalieri Teutonici che a Precenicco gestivano i traffici del porto fluviale dal quale s’imbarcavano cavalieri, mercanti, confratelli ed anche pellegrini di lingua tedesca in partenza per la Terrasanta. La Vergine di Titiano era oggetto di culto tra le comunità rurali del bacino dello Stella. Una leggenda in particolare è legata alla statua della “Madone Pizule” (ovvero la Madonna piccola, di stile gotico e in legno d’olivo, cosiddetta per distinguerla dalla statua più grande e rinascimentale), scomparsa per varie volte dalla chiesa del paese dove era stata trasportata per riapparire lungo le rive del fiume accanto alla chiesetta ormai abbandonata all’incuria. Fu così che il parroco si decise a ricostruirla con l’aiuto della popolazione. Si tratta di un piccolo ed antico scrigno collocato nel suggestivo teatro verde disegnato allo Stella che scorre alle sue spalle.

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