Muzzana del Turgnano

Un itinerario tra natura, storia e sapori

Un caratteristico paese della Bassa Friulana collocato tra le foci del torrente Cormor e del fiume Turgnano, da cui prende il nome. La presenza di alcuni boschi planiziali che rappresentano i resti di un’antichissima foresta, rendono Muzzana del Turgnano di particolare interesse ambientale.

San Vitale

È un edificio in stile neoclassico, con ampia navata e solenne transetto, arricchito da maestose colonne binate e concluso da una cupola. La facciata, ricoperta di lastre di pietra, con funzione soprattutto scenografica, ha nella lunetta sopra il portale un Cristo Pastore buono, eseguito dalla Scuola Mosaicisti di Spilimbergo (1954) su disegno di Fred Pittino. All’interno della chiesa troviamo cinque altari e quello di maggiore rilievo è l’altare maggiore in marmo con pregevole tabernacolo (XVIII secolo) con ai lati le statue dei Santi Gervasio e Protasio. I due altari della navata sono gemelli ed appartengono ad un altarista friulano tra Sette ed Ottocento: quello di sinistra è dedicato alla Madonna del Rosario invece quello di destra è dedicato di S. Antonio di Padova. Il pezzo di maggior valore è il monumentale organo “Nacchini” nella parete d’ingresso. E’ opera del 1750 del dalmata Pietro Nacchini, costruito per la chiesa di S. Maria Maddalena di Udine e giunto a Muzzana dopo le soppressioni napoleoniche. E’ uno dei più importanti organi conservati in Friuli, ancora apprezzatissimo dagli esperti per la voce straordinaria e la perfezione dei suoni. Sopra la tastiera, si può leggere una preziosa iscrizione sul modo di combinare i registri, suggerita dallo stesso Nacchini

Boschi planiziali

I due boschi planiziali di latifoglie denominati “Bosco Baredi/Selva d’Arvonchi” e “Bosco Coda di Manin”, hanno rispettivamente una superficie di circa 170 ettari e 150 ettari. Caratterizzati dalla presenza di querce e carpini, sono i più estesi della pianura veneto-friulana e fanno parte delle ultime rimanenze dell’antica Silva Magna o Silva Lupanica, la foresta che dopo l’ultima glaciazione cominciò a ricoprire l’intera pianura Padana. Trattasi dunque di boschi sopravvissuti a secoli di sfruttamento antropico e crisi climatiche, che ancora oggi costituiscono un importante scrigno di biodiversità.

Villa Rubini

Villa Rubini è risalente al 1909 è l’edificio che attualmente ospita la Biblioteca Civica, grazie alla sua posizione centrale e strategica, in quanto è circondata da diverse strutture di aggregazione. La villa inizialmente era di proprietà del Comune che successivamente la donò alla Parrocchia della chiesa di San Vitale, la quale la utilizzo come archivio parrocchiale. Nel 2017, invece, è stata concessa in comodato al Comune per destinarla a nuova sede della biblioteca.

Il piacere di fermarsi

Gli eventi :

Festa del Perdon
Inizio ottobre

Rassegna di eventi estivi culturali, teatrali e sportivi “Aghis e Storiis”
Da Giugno a Settembre

Musiche in Villa
Agosto

Fiera del Tartufo bianco friulano “Trifule in fieste”
4° weekend di Novembre

Nadal in Plaze
Dalla vigilia di natale all’epifania

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Boscovia della Bassa Friulana

E’ possibile ammirare questo magnifico territorio grazie un affascinante tour su due ruote denominato “Boscovia della Bassa Friulana”. Il percorso è accessibile a tutti, anche a bambini e anziani, e consente di attraversare anche boschi di comuni limitrofi come quello di Castions di Strada, di Carlino, di Palazzolo dello Stella e di Precenicco.

Villa Muciana e il Parco degli Orbi

Villa Muciana è situata sulla piazza principale “San Marco” accanto al monumento dei caduti e si tratta di un edificio risalente ai primi anni del 900 riprende lo stile austero e sobrio dell’epoca. Il parco degli Orbi, a fianco alla villa è un progetto che nasce dagli storici eventi de “Li Orbi de Mozana” i cui percorsi raccontano la storia del luogo.

Il Tartufo “Tuber magnatum Pico”

Nei boschi di Muzzana è possibile raccogliere anche il Tartufo denominato “Tuber magnatum Pico”, che è la varietà più preziosa in assoluto dal punto di vista alimentare. La straordinaria polifonia delle note aromatiche del magnatum muzzanese – oltre alla cura del bosco e degli alberi tartufigeni – trova una delle sue sorgenti aromatiche nell’effetto moltiplicatore dell’aglio ursino, che fiorisce copioso. Gli altri “musicanti” sono le foglie, i fiori, le piante e, naturalmente, le sostanze del terreno, che ha una notevole salinità. L’erba, invece, costruisce la dimensione del sapore. In suo onore viene anche realizzata una Fiera dall’Associazione Muzzana Amatori Tartufi in cui è possibile gustare tale prelibatezza.

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