Castions di Strada
Un itinerario tra boschi, paludi e chiese
Un luogo suggestivo caratterizzato dalla scoperta della natura e dell’architettura sacra. Un territorio da scoprire.
Chiesa di Santa Maria delle Grazie
L’antica “pieve” si trova ai margini orientali dell’abitato di Castions di Strada, In origine questa zona era l’antico borgo latino che si contrapponeva al borgo longobardo, uniti solo a partire dal XVI secolo dal borgo centrale, l’odierno centro del paese. Fondata ai tempi del patriarca Paolino d’Aquileia, la chiesa di Santa Maria fu più volte distrutta, ricostruita e ampliata, fino ad arrivare alla forma attuale, risalente alla prima metà del Cinquecento. La chiesa è circondata da una cinta muraria e sulla facciata domina il campanile a vela sopra il portale. L’aula a pianta rettangolare e copertura a capriate lignee si conclude con un arco trionfale che introduce all’abside poligonale. Sulle pareti si possono ammirare gli affreschi cinquecenteschi del veneziano Gaspare Negro raffiguranti le storie di S. Biagio e di Maria Maddalena.
Chiesa di San Giuseppe
La chiesetta di Madrisio, intitolata a Santa Radegonda, è antichissima, d’epoca paleocristiana, e faceva parte di un antico monastero femminile. A seguito dell’alluvione tilaventina del 1492, l’edificio cultuale fu ricostruito attorno al 1535. Ha le stesse caratteristiche delle altre chiese del territorio, orientata e con campaniletto a vela in facciata. Conserva il portale maggiore lapideo con lo stemma degli Ungrispach, proveniente dalle macerie del castello, mentre all’interno si trovano il battistero pilacortiano, gli altari del Tremignon.
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Chiesa di San Martino
La chiesa più antica del paese è quella di San Martino, forse in origine luogo di culto longobardo. La fondazione dell’edificio risale a poco dopo il 1031, periodo nel quale il Patriarca Popone di Aquileia (1019-1042) donò al Capitolo di Aquileia la Villa di Castions. L’edificio, nel corso dei secoli, ha subito molte modificazioni, restauri e ampliamenti, ma la sua struttura ha conservato lo stile romanico. La facciata è dominata dalla possente torre campanaria in mattoni, inglobata direttamente nella struttura, alla cui base è ricavato il portale d’ingresso ad arco ribassato. All’interno presenta un’aula unica rettangolare terminante con un’abside semicircolare caratterizzato da frammenti di affreschi rispondenti ai canoni espressivi romanici filobizantini e raffiguranti una teoria di Apostoli. Si riescono a riconoscere San Paolo con l’attributo della spada, San Bartolomeo con la veste dorata a motivi circolari verdi e rossi e San Giacomo.
Palude Sevolte
Il biotopo Torbiera Selvote occupa 59,8 ettari ed è stato istituito nel 2001. In quest’area sono presenti numerosi habitat che caratterizzano il sistema delle risorgive friulane. Vi sono delle rogge con la tipica vegetazione acquatica, una vasta torbiera centrale con cladieti e formazioni dominate da Schoenus nigricans, un prato umido su suolo torboso dominato da Molinia caerulea, un bosco di recente formazione ad ontano nero. Il biotopo è immerso in un contesto agricolo e quindi rappresenta un’importante area di rifugio per la biodiversità. Tra le specie vegetali più importanti va segnalata la presenza di Armeria helodes, che qui raggiunge il suo punto più orientale di distribuzione, Erucastrum palustre e Gladiolus palustris, tutte specie incluse nell’allegato II della Direttiva Habitat.
Corte Tomasin Olio Extravergine Fvg
L’olio extravergine del Friuli Venezia Giulia.Corte Tomasin è un’azienda a conduzione familiare di terza generazione che ha deciso 10 anni fa di essere una delle prime nella regione Friuli Venezia Giulia a introdurre la coltura dell’olivo per la produzione di olio extravergine di alta qualità. La vicinanza dell’azienda al mare e la presenza di sorgenti d’acqua dolce hanno creato l’ambiente perfetto per la crescita di ulivi sani e prosperosi.
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