Bertiolo
Un itinerario tra alberi giganti e storia.
Bertiolo conta le frazioni di Pozzecco, Sterpo e Virco. Numerose sono le attività cicloturistiche e le aziende agricole del paese, con una forte preponderanza per quanto riguarda la viticoltura, vera espressione del carattere della zona. Tra vigneti e alberi secolari il percorso a Bertiolo regala angoli unici.
Curiosità e storia
Nei più antichi documenti conservati ci sono diverse varianti del toponimo: Bratiul, Bratiol, Bretiul e oggi Bertiolo. I primi dati storici risalgono al periodo di Cesare: si ritiene che nelle grandi praterie a cavallo della Stradalta, l’antica via Postumia che collegava Roma con l’Illirico, esistessero accampamenti stabili delle legioni romane; ne sono prova i diversi segni di romanità ritrovati durante la realizzazione di alcuni scavi per lavori agricoli. Il paese è legato alla vicinanza con la romana via Postumia, che durante le invasioni ungare veniva anche chiamata strata hungarorum a causa delle frequenti invasioni verificatasi tra la fine del IX e la metà del X secolo. In questo periodo, a causa delle devastazioni, si svilupparono le cortine, sistemi difensivi del paese, seppur rudimentali. A Bertiolo ne furono costruite due, una interna, rialzata e cinta da un muro che circondava la chiesa ed il camposanto, una più esterna costituita da un fossato che circondava l’abitato.
La farnia di Sterpo a Bertiolo di Villa Colloredo Venier
Tra le querce più grandi e antiche d’Italia, la farnia di Villa Colloredo Venier a Sterpo è un esemplare davvero notevole. Pare vegeti in questo parco, lambito dal fiume Stella, già dal 1509, quando, al posto dell’attuale villa sorgeva una fortezza fatta
erigere da Martino della Torre. Dell’antico edificio rimane assai poco: solo due torri, una delle quali inglobata nella chiesa rinascimentale di San Girolamo. L’esemplare presenta una circonferenza del tronco di quasi 8 metri, una chioma asimmetrica che si espande con una larghezza media di 32 metri, e un’età la cui stima si attesta su valori dai 500 ai 600 anni. La sua bellezza particolare è rimarcata anche da un basso ramo, orizzontale rispetto al terreno, che a causa del suo notevole sviluppo in lunghezza e la conformazione ad arco, è stato sostenuto da una colonna. Il fusto, inclinato e tozzo, presenta un’ampia cavità con apertura proprio a partire al colletto, mentre a livello della chioma molti sono i tagli di potatura che nel passato hanno interessato rami anche di grandi dimensioni. Al fine di mantenere la stabilità e il miglioramento delle discrete condizioni fitosanitarie di questo magnifico esemplare di farnia, si auspicano pronti interventi di risanamento, alleggerimento e consolidamento della chioma.
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Santuario della Beata Vergine di Screncis
L’edificio è il frutto dell’attività di tutti gli abitanti dei paesi limitrofi e per questo motivo ogni anno, dall’8 al 15 settembre, in questo santuario vengono ospitate tutte le parrocchie della foranìa di Codroipo. Sorse prima un capitello e
successivamente una piccola cappella ampliata nel 1770.
Chiesa di San Gerolamo di Sterpo
La chiesa di San Gerolamo di Sterpo ha oltre mezzo millennio di storia. La sua consacrazione risale al 30 settembre di non precisabile anno tra il 1480 e il 1489. La chiesa è situata nel parco di villa Venier. Nel corso dei secoli la costruzione ha subito molteplici vicissitudini legate ai signori che la ebbero in proprietà, attualmente la villa, dopo numerosi restauri, è visitabile.