Talmassons

Un itinerario tra le stelle e le acque

Talmassons è un centro di tradizione agricolo-artigianale, situato al centro di una pianura ricca di acque di risorgiva riconosciuta come il Medio Friuli, il cui paesaggio esprime peculiarità tipiche della ruralità friulana. Itinerari in cui ammirare paesaggi, lo scorrere delle acque e le stelle grazie alla presenza di un osservatorio astronomico.

Osservatorio astronomico

L’Osservatorio astronomico, edificato dai soci del Circolo Astrofili Talmassons, è stato inaugurato nell’agosto 2001 alla presenza dell’astrofisica Margherita Hack. La struttura è dotata di cupola rotante e di un telescopio specifico per l’osservazione del sole. Apre al pubblico una volta al mese, usualmente i venerdì nel primo quarto di luna. I lavori di ammodernamento dell’area esterna sono stati realizzati con fondi comunali e del progetto europeo Interreg SkyScape, un progetto finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma di cooperazione transfrontaliera lnterreg V-A Italia-Austria 2014-2020 all’interno dell’Asse 2 – Natura e Cultura che prevede la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale presente nel territorio.

Mulino Braida

Il Mulino Braida è un centro visite ed eventi della Regione FVG gestito dal comune di Talmassons, vi sono allestite testimonianze della cultura rurale e informazioni sul sistema delle risorgive friulane. Il Mulino è il punto di partenza per le visite al biotopo di Flambro, un territorio ricco di biodiversità dove si trova la Armeria helodes, una pianta endemica e molto rara insieme a flora e fauna tipiche delle aree umide. Il luogo è
particolarmente adatto all’osservazione delle stelle.

Sentiero ad anello del Mulino Braida

Dopo la visita del Mulino si consiglia di percorrere il suggestivo sentiero ad anello che parte in prossimità del Mulino e che permette di conoscere gli ambienti rari ed esclusivi delle risorgive. Nelle risorgive friulane sono presenti ben 5 specie endemiche che rendono l’area di un elevato valore naturalistico a livello europeo. Una pianta è endemica quando è spontanea soltanto in una determinata area geografica.

Il piacere di fermarsi

Gli eventi:

Festa delle risorgive
25 Settembre

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Villa Savorgnan

Una parte dell’edificio di carattere rurale denominato “porta daziaria”, facente parte del complesso della villa, che comprende anche la pregevole torre-porticata. Si tratta della parte del complesso più antica (XVI secolo), dove sono conservati ancora oggi gli antichi essiccatoi. La villa di Flambro fungeva infatti da centro di raccolta per tutte le giurisdizioni friulane e punto di partenza per i trasporti che venivano effettuati da Latisana o Portogruaro verso Venezia

Villa Mangilli

Villa Mangilli risale al secolo XIX; occupata dalle truppe militari durante la Grande Guerra (1915-1918) e saccheggiata più volte, ha perso gran parte dei suoi splendori. Attualmente il complesso padronale è formato da edifici organizzati attorno ad un cortile. Sul retro della Villa si sviluppa un ampio parco di grande suggestione paesaggistica preceduto dalla corte sopra citata.

Biotopo delle Risorgive di Flambro

Il biotopo Risorgive di Flambro occupa 73 ettari ed è stato istituito nel 1998. Esso ricade completamente nel comune di Talmassons ed è adiacente al biotopo delle Risorgive di Virco con cui era un tempo in continuità ecologica. Quest’area si sviluppa subito al di sotto della linea delle risorgive e questa abbondante disponibilità di acqua ha formato nel tempo un reticolo idrico superficiale ed un sistema di habitat umidi. Sono
presenti e a volte ben diffusi tutti gli habitat tipici del sistema delle risorgive friulane. Si possono quindi osservare i cladieti che circondano le olle e le aree più ricche di acqua e le torbiere basse alcaline dominate da Schoenus nigricans e ricche di endemismi; sono rari i prati umidi dominati da Molinia caerulea, i primi ad esser trasformati in coltivi. In alcune aree sono tutt’oggi presenti dei brometi che si sviluppano nelle parti più rialzate o maggiormente drenate a causa del substrato ghiaioso. Vi sono anche lembi di aree boscate, dominate da ontano nero e di formazione piuttosto recente. Il paesaggio agrario che circonda l’area, in alcuni casi, mantiene il tipico aspetto tradizionale a campi chiusi. Nel cuore del biotopo è oggi possibile osservare un sistema ambientale articolato e ben salvaguardato. Da alcuni anni sono stati effettuati interventi di gestione e di ripristino di ex coltivi. Essi sono concentrati nell’area del Mulino e servono a dilatare gli habitat naturali e a proteggere il nucleo del biotopo.

Tappa dopo tappa attraverso i monumenti storici e sacri del territorio.

Stai, e scorpili tutti.

Chiesetta Campestre di Sant’Antonio

Chiesetta campestre dedicata a S.Antonio protettore degli animali, la chiesa venne costruita su un insediamento romano, di cui sono state rinvenute tracce attorno all’ edificio. La chiesa attualmente risale al XVIII secolo. Presenta un’ aula rettangolare a crociera e la facciata è caratterizzata da un tettuccio collocato sopra la porta d’ ingresso. Si conservano ex voto a ricordo del culto del santo.

Chiesa di San Lorenzo Martire

La chiesa di S. Lorenzo Martire, fu edificata nel 1783 e consacrata nel 1821. Conserva affreschi di Rocco Pitacco, del 1850, che raccontano alcuni fatti famosi della Chiesa di Aquileia. Gli altari laterali furono portati dalla Chiesa di S. Pietro Martire di Udine e sono di epoca cinquecentesca, attribuibili alla bottega di Bernardino da Bissone con pregiatissimi fregi. Ernesto Mitri ha eseguito nel 1952 la pala d’altare raffigurante il
artirio di S. Lorenzo.

Chiesa di San Giovanni Battista

La sua intitolazione e la sua posizione geografica sull’antica strada detta “Stradalta”, portano a supporre un’origine longobarda. Per tutto il periodo medioevale la chiesetta era officiata, come si evince dalle visite pastorali. Poi fu distrutta in una data imprecisata. Dopo il 1805 la chiesa fu
abbandonata. La sua ricostruzione avviene con la posa della prima pietra il 20 maggio 1827. Nel 1917, nella battaglia di Flambro, accolse i Granatieri feriti nel fronteggiare il nemico.

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